Prossimo incontro 3^ GIORNATA RITORNO Sabato 17 febbraio 2007 ore 15.00 BOLOGNA - PIACENZA Prossimi Anticipi in attesa di conferme 6^ GIORNATA RITORNO Venerdì 9 marzo 2007 ore 21.00 BOLOGNA - BARI 10^ GIORNATA RITORNO Domenica 25 marzo 2007 ore 20.30 BOLOGNA – FROSINONE

sabato 27 gennaio 2007

Dopo il posticipo manteniamo la seconda posizione!!!

Pescara-Lecce 2-1 (26/01)
Arezzo-Treviso 1-2
Bari-Verona 1-0
Bologna-Albinoleffe 1-0
Cesena-Brescia 2-1
Frosinone-Modena 0-0
Mantova-Rimini 2-1
Spezia-Juventus 1-1
Triestina-Piacenza 0-0
Vicenza-Crotone 1-0
Napoli-Genoa 1-1(29/01)

Alla luce di questi risultati il Bologna si trova in seconda posizione in attesa del posticipo fra Napoli e Genoa.
La Juventus ha pareggiato nel recupero(4')del secondo tempo contro lo Spezia. Comunque gli abbiamo risicato due punti importanti.
Il bello di questa serie B(Juve a parte perchè comanda gli arbitri a suo piacimento)è che in due giornate puoi fare un passaggio dal sesto al secondo posto perchè tante squadre sono racchiuse in un pugno di punti.
Mi dispiace infine per il Rimini che, anche se una nostra diretta avversaria, mi sta simpatico, gioca bene e non ha fatto vincere la Juve.
Sarebbe perfetto se andassero in A il Bologna e il Rimini, oltre alla Juve che è già automaticamente su.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene, siamo al secondo posto.
Stando in alto si ragiona meglio.

Oggi parliamo di Paride Tumburus, lo stopper dello scudetto.

Paride Tumburus (Aquileia, UD, 8 marzo 1939) è stato un giocatore di calcio nel ruolo di mediano e stopper.

Arrivò al Bologna nel 1959, ad appena vent’anni, conquistandosi ben presto un posto da titolare nella formazione rossoblu che stava diventando una delle più forte degli anni ‘60. Esordì infatti in Serie A il 1 gennaio 1960 contro il Vicenza, sua futura squadra, restando titolare per tutto il resto del campionato. Dopo due quarti posti consecutivi (1962 e 1963), arrivò lo scudetto del 1964 con la celebre finale-spareggio vinta contro l’Inter di Helenio Herrera.

Dopo le 4 presenze con una rete in nazionale giovanile e le 5 in nazionale “B”, Tumburus esordì in nazionale maggiore il 2 giugno 1962 nella celebre partita contro i padroni di casa ai mondiali cileni. Nei mesi seguenti di quella stagione disputò altre tre gare in maglia azzurra, lasciando poi definitivamente il posto ad Aristide Guarneri.

Tumburus restò un punto fermo dello schieramente petroniano conquistando altri ottimi piazzamenti come il secondo posto del 1966, sempre dietro l’Inter, ed il terzo del 1967.

Nel 1968 lasciò Bologna dopo 9 stagioni e 200 gare: negli ultimi due campionati veniva impiegato sempre meno, totalizzando appena 16 presenze in due stagioni. Trovò nuovamente un posto fisso nella formazione del Lanerossi Vicenza, con cui riuscì a togliersi ancora parecchie soddisfazioni prima di appendere le scarpe al chiodo. Dopo la salvezza di misura del 1969, nel 1970 i biancorossi disputarono una buona stagione.

A fine anno Tumburus passò al Rovereto alle buste con un risultato clamoroso, ricordato per l’entità della differenza fra l’offerta del Vicenza e quella dei trentini: appena 20 lire! Chiuse la carriera nelle serie minori.

Sposato, due figli, ha fatto l'allenatore nel settore giovanile. Oggi è in pensione.

Anonimo ha detto...

Adesso è il momento del grande Franco Janich, citato anche da Stefano Benni nel mitico "Bar Sport". Per lui Benni ha coniato un nuovo termine "baluastro", un misto fra baluardo e pilastro: "Janich il baluastro della difesa".

Francesco Janich è nato ad Udine il 27 marzo 1937.

Cresciuto nell'Atalanta, con cui aveva esordito in serie A il 16 settembre 1956 nell'incontro vinto dai bergamaschi sul Napoli per 2-0, fu acquistato dalla Lazio nel 1958, quando conquistò subito la prima Coppa Italia del dopoguerra.

Rimase alla Lazio per tre stagioni totalizzando 103 presenze (93 in Campionato e 10 in Coppa Italia). Passò nel 1962 al Bologna, dove diventò titolare inamovibile e dove raggiunse il traguardo più alto con lo storico scudetto del 1964 vinto allo spareggio contro l'Inter del mago Herrera. Nel periodo bolognese collezionò anche 6 presenze in Nazionale, tra cui le due relative alle cocenti sconfitte contro il Cile nei Mondiali del 1962 e contro la Corea del Nord ai Mondiali d'Inghilterra nel 1966. Janich è anche detentore di un curioso record, è il calciatore ad aver giocato il maggior numero di gare nella serie A (426) senza mai segnare una rete.


anno Squadra Serie Presenze Goal
1956/57 Atalanta A 6 0
1957/58 Atalanta A 32 0
1958/59 Lazio A 32 0
1959/60 Lazio A 33 0
1960/61 Lazio A 28 0
1961/62 Bologna A 33 0
1962/63 Bologna A 32 0
1963/64 Bologna A 34 0
1964/65 Bologna A 29 0
1965/66 Bologna A 34 0
1966/67 Bologna A 31 0
1967/68 Bologna A 25 0
1968/69 Bologna A 18 0
1969/70 Bologna A 21 0
1970/71 Bologna A 16 0
1971/72 Bologna A 21 0
1972/73 Lucchese C 23 0

leo92 ha detto...

Ringraziamo il nostro fedelissimo mic che ci aggiorna sempre sulle vecchie glorie. Aggiornamenti che potete rileggere sulla lista in basso a destra dedicata ai giocatori dell'ultimo scudetto.

Anonimo ha detto...

Oggi qualche informazione su Marino Perani, grandisssima ala destra.

Marino Perani è nato a Ponte Nossa (BG) il 27 ottobre 1939.

Cresciuto nell'Atalanta esordì giovanissimo in Serie A nel campionato 1956-57 diventando titolare fin dal successivo.

Nel 1958 passò al Bologna legando in modo indissolubile il suo nome alla squadra rossoblù e formando con Ezio Pascutti una celeberrima coppia di ali.

Dopo una prima buona stagione fu mandato al Padova per il 1959-60 per fare esperienza, tornando poi al Bologna dove rimase fino al 1974.

Fu fra i protagonisti dello scudetto del 1964 e vinse le due Coppe Italia del Bologna nel 1970 e nel 1974.

In totale ha collezionato 380 presenze in Serie A, giocando 4 partite in nazionale (esordio il 14 giugno 1966, Italia-Bulgaria, quando segnò anche la sua unica rete in azzurro dopo 32 minuti di gioco), 2 in nazionale B e 1 partita con una doppietta nella nazionale giovanile.

Ha partecipato anche ai mondiali del 1966, scendendo in campo in due partite, la seconda delle quali la celebre sconfitta contro la Corea del Nord