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martedì 23 gennaio 2007

Considerato che nel 2007 il Bologna non ha ancora segnato sono nati dei dubbi, forse prematuri, sull'attacco del Bologna.
Nelle ultime partite Bellucci non è riuscito a essere determinante per una serie di motivi; tutti ci aspettavamo che gli altri attacanti segnassero in modo tale da colmare la sua assenza, ma così non è stato.
Danilevicius ha giocato due pessime partite, Marazzina è stato in panchina e quando è entrato non ha combinato nulla, Fantini è stato inguardabile(e non solo per la faccia), Meghni troppo lezioso e inconcludente, Zauli ha fatto bene ma è forse considerato più un centrocampista che un attacante(e comunque non segna mai).
Forse questo è un momento particolarmente negativo per il Bologna e; come dice Bellucci, basterà un goal per sbloccarsi. Tutti noi ovviamente speriamo che sia così anche perchè questa squadra è comunque quarta e ha dimostrato nelle partite precedenti di giocare bene a calcio.
Voi cosa ne pensate?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Proporrei di cominciare una rassegna anche sul vecchio Bologna, quello che ci faceva sognare nel lontano 1964, sperando che sia di buon auspicio per una pronta risalita. L'indimenticabile formazione "suonava" così:

Negri
Furlanis
Pavinato
Tumburus
Janich
Fogli
Perani
Bulgarelli
Nielsen
Haller
Pascutti

Oggi parliamo di Negri, il grande " Carburo". Ecco qualche notizia da Wikipedia.

William Negri (Bagnolo San Vito, Mantova, 30 luglio 1935).

Cominciò a giocare giovanissimo a calcio, anche se per un periodo venne dirottato alla pallavolo. Iniziò nella Governalese nel campionato di Prima Categoria del 1953-54, passando al Mantova nel 1955-56 in Quarta Serie sotto la guida di Edmondo Fabbri.

A marzo 1957 partì però per il servizio militare a Palermo, dove giocò al Bagheria in Quarta Serie ma soprattutto prese parte al campionato di Serie B di pallavolo arrivando agli spareggi per l'ammissione alla Serie A.

Tornato a Mantova si ritrovò a fare la riserva dopo la promozione in Serie C della squadra conquistata l'anno precedente, ma tornò a giocare presto e conquistò nello spareggio contro il Siena la promozione in Serie B.

Al secondo anno fra i cadetti la squadra di Fabbri centrò la promozione in Serie A, dove Negri esordì il 27 agosto 1961 contro la Juventus. A fine stagione, con il nono posto del Mantova, ricevette il premio di miglior portiere dell'anno.

L'11 novembre 1962 fece il suo esordio in nazionale a Vienna contro l'Austria, incontro rimasto nella memoria degli sportivi per le sue parate eccezionali.

Passò al Bologna nel 1963, vincendo subito lo scudetto nella celebre finale-spareggio di Roma contro la Grande Inter di Helenio Herrera. Negri giocò tutte e 34 le partite di campionato più lo spareggio subendo solo 18 reti. Giocò quindi in Coppa dei Campioni mentre fino al 1965 fu titolare in nazionale collezionando un totale di 12 presenze.

Si infortunò ad un ginocchio nel campionato 1965-66, rinunciando così ai mondiali d'Inghilterra. Rimasto fermo anche per tutta la stagione successiva, venne ingaggiato dal Lanerossi Vicenza nel 1968, dove giocò da titolare, passando nel 1969 al Genoa, in Serie B, ove chiuse la carriera nel 1970.

Negli anni '70 fu allenatore dei portieri al Mantova, fece poi anche il secondo allenatore e sedette in qualche occasione sulla panchina della prima squadra.

Soprannominato “carburo” per l’aiuto dato nella pompa di benzina di famiglia.

Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/William_Negri"

Anonimo ha detto...

Eh, sì bei tempi (col nome che porto, poi!) ma sono fiducioso che ritorneranno. Dopo 40 anni abbiamo finalmente un presidente con la mentalità vincente e tutte le buone intenzioni di lasciare un segno positivo del suo passagio non come tutta quella marmaglia di + o - forestieri (eccetto in parte Gazzoni)che hanno tentato di speculare alle spalle del nostra fede.

Anonimo ha detto...

E ora due parole su Carlo Furlanis, terzino destro.
Nato a Concordia Sagittaria (Verona) il 10-03-1939.
Alto 1,76 m per 70 Kg di peso.
Al Bologna dalla stagione 1960-61. Parte come riserva nell'anno dello scudetto, ma alla fine gioca tutte le 34 partite.
E' una sicurezza assoluta, un difensore forte e corretto.
Conta 189 presenze in A con il Bologna con 4 goal all'attivo.
Dopo il Bologna andò al Bari dove giocò per 2 stagioni, con 25 presenze in A (1969-70) e 16 in B (1970-71), senza segnare alcun goal.

Anonimo ha detto...

E oggi due notizie su un'altra bandiera del grande Bologna: Mirko Pavinato.

Mirko Pavinato (Vicenza, 20 giugno 1934) è stato un giocatore di calcio nel ruolo di terzino sinistro.

Crebbe calcisticamente nelle giovanili del Vicenza Calcio e con la squadra Primavera guidata dal tecnico Umberto Menti vinse per due volte consecutive il Torneo di Viareggio nel 1954 e nel 1955.

Esordì in prima squadra nel campionato di Serie B 1953-1954, il primo nel quale il Vicenza giocava con il nome di Lanerossi e la "R" sulle maglie. In quella stagione disputò una sola partita, l'ultima di campionato, il 30 maggio 1954.

Diventato titolare l'anno successivo è con gli altri giovani (da Sergio Campana a Cesare Campagnoli) fra i protagonisti della promozione in Serie A del Lanerossi.

Dopo un solo anno di massima divisione col Vicenza venne ceduto al Bologna di cui divenne un autentica bandiera costituendo con altri senatori del calibro di Ezio Pascutti, Giacomo Bulgarelli, Marino Perani l'ossatura del Bologna che nel 1964 strappò lo scudetto alla Grande Inter di Helenio Herrera lo scudetto alla finale-spareggio di campionato.

In 10 stagioni al Bologna, dal 1956 al 1966, collezionò in totale 264 presenze in campionato, oltre allo scudetto del 1964, collezionò due quarti e due quinti posti, oltre al secondo della sua ultima stagione in cui peraltro scese in campo solo tre volte.

Passato al Mantova nel 1966, giocò in A altre due stagioni, senza poter nulla fare nell'anno della retrocessione in B della squadra, il 1968. Terminò la sua carriera in A a 34 anni, dopo 13 stagioni di massima serie in cui disputò 349 partite, oltre allo spareggio per il titolo del 1964.

Vestì anche le maglie della nazionale B (quattro volte) e giovanile (una volta), fra il 1955 e il 1956.

Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Mirko_Pavinato"